Volo Malaysia Airlines MH 17 - Parte 3 - Media

21.07.2015 15:27

Per questa analisi è necessario innanzi tutto contestualizzare gli eventi precedenti all'abbattimento del volo MH-17 della Malaysia Airlines. Com'è noto in quella regione si stavano svolgendo combattimenti tra le truppe separatiste e l'esercito regolare di Kiev che tentava di riportare sotto il proprio controllo il territorio nazionale. Con l'intensificarsi delle operazioni di guerra, l'Ucraina ha messo in campo la propria aviazione, la quale tuttavia ha registrato numerose perdite tra aerei ed elicotteri ad opera dei ribelli, i quali, insieme ai media russi, sono sempre stati ben lieti di divulgare questo genere di notizie.

Nel link riportato è possibile verificare che numerosi apparecchi sono stati abbattuti o danneggiati in un periodo precedente all'abbattimento del volo civile malese. Ciò porta ad una prima conclusione: I separatisti filo-russi erano in grado di abbattere mezzi aerei.

 

Non disponendo di un'aviazione, gli abbattimenti devono essere stati eseguiti con mezzi anti-aerei sottratti all'esercito ucraino o forniti dalla Russia. Si riportano degli estratti dell'intervista ad Alexander Khodakovsky:

 

"I knew that a BUK came from Luhansk. At the time I was told that a BUK from Luhansk was coming under the flag of the LNR"

"That BUK I know about. I heard about it. I think they sent it back. Because I found out about it at exactly the moment that I found out that this tragedy had taken place. They probably sent it back in order to remove proof of its presence" 

"I’m not going to say Russia gave these things or didn’t give them. Russia could have offered this BUK under some entirely local initiative. I want a BUK, and if someone offered me one, I wouldn’t turn it down. But I wouldn’t use it against something that did not threaten me. I would use it only under circumstances when there was an air attack on my positions, to protect people’s lives."

 

Reazione dei media russi all'abbattimento del volo MH-17

 

Alla notizia di un nouvo aereo abbattuto da parte dei separatisti (quello che si riteneva essere un cargo Antonov AN-26) i media russi non hanno tardato a diffondere la notizia:

1) Agenzia ITAR-TASS

2) LifeNews

3) RiaNovosti

4) LifeNewsTV (Servizio originale)

Non appena è risultata chiara la portata del disastro, è comparsa una valanga di versioni alternative e fantasiose corredate di testimoni che adesso avevano visto tutt'altro. Se ne riportano brevemente alcune:

  • Igor Girkin (uno dei leader dei separatisti) racconta a "Russkaya Vessna": "Un considerevole numero di corpi non era deceduto di recente"
  • Andrey Kartopolov, ufficiale dell'esercito russo afferma che i loro radar hanno individuato un caccia ucraino, il cui armamento standard include i missili aria aria R60, in grado di abbattere l'aereo di linea.
  • Viene introdotta la  somiglianza fra l'aereo malesiano e quello presidenziale russo.
  • Alexander Borodai (altro leader dei separatisti) afferma che loro (i ribelli) non hanno le capacità tecniche di abbattere quell'aereo.
  • Il 14/11/2014 Mikhail Leontiev presenta le foto satellitari (rivelatesi essere un falso) che proverebbero la presenza di un aereo militare.
 
Un BUK controllato dai filo-russi ha abbattuto il volo MH-17

 

Come analizzato in dettaglio nella Parte 2, si può affermare oltre ogni ragionveole dubbio che il volo civile malese sia stato abbattuto da un sistema di lancio Buk in mano ai separatisti, il quali hanno fatto fuoco dai campi a sud di Snizhne intorno alle 16.20 del 17 luglio. Questa versione dei fatti continua ad essere perfettamente coerente con tutti gli elementi presentati che riassumiamo di seguito:

  • I separatisti filo-russi non hanno un'aviazione, quindi nulla contro cui gli ucraini abbiano bisogno di sparare con l'anti-aerea.
  • L'esercito ucraino utilizza l'aviazione come appoggio alle truppe di terra.
  • Numerosi apparecchi ucraini sono stati abbattuti dai separatisti, che di conseguenza avevano la capacità tecnica di farlo.
  • Il 17/07/2014 i ribelli hanno sparato a quello che credevano essere un AN-26 da trasporto ucraino.
  • Hanno comunicato il successo dell'abbattimento agli organi di informazione, in particolare quelli russi, i quali non hanno tardato a trasmettere la notizia.
  • Una volta scoperto il clamoroso errore, da parte di separatisti e russi sono state presentate numerose versioni dei fatti alternative.
 
Tali versioni, per quanto fantasiose, prive di documentazione o con prove contraffatte, come dimostra la conferenza stampa del ministro della difesa russo, hanno garantino un effetto "cortina di fumo" volta a nascondere la responsabilità dei separatisti e della Russia.

 

 

 

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