"Omini verdi" - Esercito russo in Ucraina

04.08.2015 10:47

Durante le ricerche sulle vicende ucraine degli ultimi due anni è risultato chiaro il coinvolgimento diretto della Russia e del suo esercito, quest'ultimo più volte impiegato sul campo di battaglia. Tuttavia l'assenza di una formale dichiarazione di guerra e di carri armati che attraversano il confine con bandiere ed insegne proprie ha permesso a Putin di invadere uno Stato sovrano senza assumersene la responsabilità di fronte all'opinione pubblica, ed in special modo quella europea, decisamente più interessata alla crisi economica o a quella dei profughi. Ciò ha permesso alla Russia di far passare il messaggio secondo il quale, dei ribelli che non volevano più sottostare alla dittatura di stampo nazista in Ucraina, da un giorno all'altro hanno preso in mano i fucili fronteggiando un esercito regolare e, dopo essere stati vicini alla sconfitta, hanno miracolosamente ripreso in mano la situazione espandendo il territorio controllato fino a quello di oggi. E tutto questo senza alcun aiuto russo se non quello dei convogli "umanitari". 

 

L'evoluzione dei confini

 

La variazione nel tempo dei territori controllati dalle due fazioni può dare un primo indizio sull'andamento degli eventi.

 

       11/ 07/ 2014  ViceNews Dispatch 64                01/ 08/ 2014  ViceNews Dispatch 65

11/ 07/ 2014 

       20/ 08/ 2014  ViceNews Dispatch 72                 30/ 08/ 2014  ViceNews Dispatch 75

                                                                  04/ 08/ 2015

Agli scenari riportati nelle mappe sono stati associati i servizi dal fronte di "ViceNews". Va precisato che le date di tali servizi non coincidono perfettamente con quelle riportate nelle mappe, tuttavia qualche giorno di approssimazione è sufficiente per avere una descrizione coerente degli eventi. Nelle mappe riportate si può vedere l'evoluzione delle zone controllate dai separatisti, dapprima respinti ed accerchiati, salvo poi riuscire verso la fine di agosto a rompere l'accerchiamento, comparire magicamente sulla costa in corrispondenza del confine russo ed espandere la zona controllata fino a quelli dei giorni recenti "senza l'aiuto dell'esercito russo".  Si invita a consultare la pagina: liveuamap.com/ da dove sono state tratte le mappe utilizzate in questa sede.

 

Le dichiarazioni russe

 

In una recente intervista, Putin nega nuovamente ogni coinvolgimento dei propri soldati nella guerra in atto e, nella stessa direzione vanno anche le parole del ministro degli esteri russo Lavrov, il quale affermava a gennaio:

I say every time: if you allege this so confidently, present the facts. But nobody can present the facts, or doesn't want to, so before demanding from us that we stop doing something, please present proof that we have done it.

La prima delle prove che vuole Lavrov arriva da Putin in persona, il quale conferma ciò che tutti già sapevano riguardo all'illegale annessione della Crimea da parte della Russia, ovvero che tale operazione è stata organizzata dai russi e portata a termine per mezzo di soldati privi di insegne che hanno "sequestrato" gli ucraini nelle loro caserme, impedendo ogni possibilità di reazione da parte del Governo provvisorio di Kiev. 

Inoltre, il Capo di Stato Maggiore ucraino, al quale fa riferimento Putin nel ribadire la propria estraneità agli eventi, ha recentemente confermato la presenza dell'esercito russo nelle zone dei combattimenti in seguito alla cattura di uomini delle forze speciali russe, con armi ed equipaggiameno non reperibli dall'esercito ucraino.

 

I mezzi militari

 

Un'ulteriore conferma della presenza dell'esercito russo, è il percorso compiuto dai mezzi militari usati dai "separatisti" sul campo di battaglia. Si riportano due casi a titolo di esempio.

 

BMP-2 "LAVINA"

BMP-2 Nel

Il mezzo in questione trasportato dalla Russia ed avvistato nelle zone di combattimento in Ucraina, è un blindato BMP-2 utilizzato dalla fanteria e caratterizzato dalla vistosa scritta sul fianco "LAVINA". Nel primo video (1), girato verso la fine di agosto (2014), è a bordo di un rimorchio facente parte di un convoglio localizzato nella città di Staraya Stanitsa (Russia) (2). Il 23 settembre dello stesso anno viene pubblicata la foto (3) riportata sopra dove lo stesso mezzo è nel "Donbass" come scritto nel cartello sulla destra. Fra gennaio e febbraio viene invece ripreso nella zona di Vuhlehirsk (1;2(4,5) e Debaltsevo (6), dove si è svolta una delle battaglie più sanguinose della guerra per il controllo dello snodo ferroviario, quando sarebbe già dovuto essere in vigore il "cessate il fuoco" a seguito degli accordi di Minsk-2. Per i dettagli riguardanti gli avvistamenti di questo mezzo è possibile consultare l'esauriente analisi (7) del team bellingcat.

 

MSTA-S "H2200"

Il Msta-s è un semovente con cannone da 152 mm realizzato negli ultimi anni dell'Unione Sovietica ed in dotazione sia all'esercito russo che a quello ucraino. Il pezzo di artiglieria in questione è caratterizzato dalla scritta "h2200" sulla fiancata che ne ha permesso il riconoscimento e la localizzazione. Il primo video (8), caricato su youtube il 30/07/2014, riprende il mezzo a Rostov (9) come parte di un intero convoglio, mentre nel servizio (10) di al jazeera girato a settembre, percorre la M14 a Novoazovsk (11) in direzione Mariupol. La conferma della localizzazione a Novoazovsk è stata possibile grazie ad un video amatoriale (12) del 2012. Anche in questo caso si rimanda al lavoro (13) del bellingcat team per i dettagli.

Nella foto successiva si riassumono brevemente le posizioni note dei due mezzi analizzati:

 

I soldati russi

 

Appurata la nazionalità degli "omini verdi" in Crimea, è interessante constatare che gli uomini dell'esercito russo combattono in prima persona anche nel Donbass. Questi tuttavia non vengono schierati costantemente in prima linea, bensì la strategia adottata è quella del loro utilizzo nel solo momento del bisogno, come ad agosto 2014 quando sono dovuti intervenire per evitare la definitiva sconfitta dei ribelli e, a gennaio 2015, quando era diventato chiaro che i separatisti non sarebbero riusciti a prendere da soli lo snodo ferroviario di Debaltsevo e l'aeroporto internazionale di Donetsk, ancora in mano alle forze governative dopo la firma del protocollo di Minsk-2. I separatisti a loro volta, data la poca esperienza e scarsa preparazione, vengono generalmente lasciati come forza di occupazione e controllo delle zone conquistate.

Per capire se effettivamente ci siano soldati dell'esercito regolare russo, sono state applicate le stesse tecniche di geolocalizzazione utilizzate per tracciare i percorsi dei mezzi militari. In questo caso le fonti delle fotografie sono i soldati stessi, spesso ragazzi giovani che come i loro coetanei postano sui social-network le immagini scattate con uno smartphone qualsiasi. E' il caso ad esempio di Bato Donbaev, soldato russo della 37-esima brigata di fanteria motorizzata di stanza in siberia. Molto attivo sul social VKontacte, Donbaev ha pubblicato una sequenza di foto che ha permesso di interpolare il suo percorso dalle remote regioni siberiane, ai campi di "addestramento" vicino al confine Ucraino,  fino a Vuhlehirsk (14), la cittadina vicina a Debaltsevo già citata per l'avvistamento del BMP-2 "LAVINA". Il percorso completo di questo soldato è stato ricostruito da Simon Ostrovsky di ViceNews nel reportage "Selfie-soldiers"

 

Conclusioni

 

A differenza di quello che dice il ministro degli esteri russo Lavrov, la quantità di prove che dimostra il coinvolgimento diretto della Russia con uomini e mezzi  in questa guerra è disarmante. E' disarmante pensare che senza l'intervento di destabilizzazione prima e militare poi, in Ucraina non ci sarebbe più nessun combattimento. E' infine disarmante pensare che i governi occidentali, che ovviamente sanno perfettamente come stiano le cose, continuino a non prendere una posizione decisa in questo scenario, che vada oltre al "disappunto" o alla "ferma contrareità riguardo agli eventi in Ucraina". E' vero che oramai viviamo in un mondo globalizzato, che la Russia è diventata negli anni un importante partner commerciale, nonchè fornitore di materie prime per l'Europa, ma viene da chiedersi per quanto tempo, in cambio di questi interessi, faremo finta di niente. 

Per chi conosce un po' la storia, il protocollo di Minsk-2 ricorda molto l'accordo di Monaco del 1938, nel quale Francia ed Inghilterra, nel tentativo di scongiurare la guerra in Europa, legalizzarono l'occupazione tedesca del Sudetenland cecoslovacco. Purtroppo tale politica si rivelò fallimentare, perchè nel 1939 la Germania occupò ciò che rimaneva della Cecoslovacchia, occupò Memel in Lituania e, con l'ultima delle rivendicazioni nel nome della protezione delle popolazioni di lingua tedesca (Danzica) la guerra scoppiò lo stesso.

 

"Chi non conosce la storia sarà costretto a riviverla"

 

Note e link:

 

Per approfondimenti sulla presenza dell'esercito russo in Ucraina si rimanda ai seguenti lavori:

  1. Wikidot: "Russianaggression"
  2. Atlantic Council: "Hiding in plain sight"
  3. Vice News: "Russia's ghost army in UkraineParte 1 ; Parte 2 ; Parte 3
  4. Vice News: "Selfie-soldiers"
  5. livejournal: "Equipaggiamento russo in Ucraina"

 

(1) Lavina Stanitsa: video                                    

(2) Maps: Staraya Stanitsa (Russia)                     

(3Lavina Donbass: foto                                         

(4Maps Vuhlehirsk: Vuhlehirsk                            

(5Lavina Vuhlehirsk video: 1;2                               

(6Lavina Debaltsevo video: Debaltsevo

(7Lavina belligcat: analisi

(8Msta-S Rostov: video

(9Maps rostov: Rostov

(10Msta-S Novoazovsk: servizio

(11Maps Novoazovsk: Novoazovsk

(12Msta-S Novoazovsk: video amatoriale

(13Msta-S bellingcat: lavoro

(14) Donbaev localizzazione: Vuhlehirsk

 

Infine il servizio sulla presenza di soldati russi nel Donbass realizzato da RT, emittente via cavo finanziata dal Cremlino.

RT newsDonetsk warzone

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